mafalda
(venerdì 25 gennaio 2013)
Categoria:
Malinconia
27 GENNAIO , GIORNO DELLA MEMORIA
Oggi in una trasmissione pomeridiana ho visto un'intervista di un 80enne ex prigioniero di Auschwitz che all'epoca della deportazione nazista aveva circa 8 anni . Parlava ad una classe di ragazzi che erano andati in viaggio di istruzione nei campi di concentramento di Birkenau ed Auschwitz . Nella sua mente era ancora vivo il dolore nel ricordare quel bimbetto con un pigiama a righe ,con ai piedi gli zoccoli di legno nell'inverno freddissimo di una Polonia crudele , mentre svolgeva lavori pesantissimi per una creaturina di quell'età . Aveva giurato che non avrebbe mai raccontato di quel triste periodo della sua esistenza , ma adesso che la sua vita volge al tramonte ha sentito il dovere di dare la sua testimonianza per le generazioni future che , forse ,morendo gli ultimi testimoni di quel terribile olocausto ,non avranno memoria di tali atrocità e potranno ricadere nell'errore di ripetere tali misfatti .Anche i ragazzi , che spesso accusiamo di superficialità si sono commossi e lui come un nonno affettuoso ha voluto abbracciarli uno per uno come fossero suoi nipoti .Anch'io mi sono commossa , ma nel servizio successivo ,che parlava di "razzismo moderno ",cioè di cori allo stadio contro il giocatore di colore o del cittadino del nord che con disprezzo chama "terrone " quello del sud , la commozione s'è trasformata in rabbia ed ho capito che non c'è niente da fare .L'uomo può essere intelligente quanto vuole ma alla fine se continua a vedere nell'altro "il diverso " , solo perchè non ha il colore di pelle uguale al suo o parla con accento diverso,restera' sempre un essere limitato , con la possibità di ripetere gli stessi errori